Summertime 2023 colleziona grandi numeri. Pubblico delle grandi occasioni per Stefano Massini all’Abbazia benedettina

Summertime 2023 colleziona grandi numeri. Pubblico delle grandi occasioni per Stefano Massini all’Abbazia benedettina

Boom di presenze per le rassegne Cinema e cinema e Teatroltre: Il Teatro Ritrovato

“Siamo pieni di crepe, siamo materiale umano”. È standing ovation per “L’Alfabeto delle emozioni” di Stefano Massini, che per ottanta minuti ha tenuto sospesa la platea gremita dell’Abbazia benedettina che, silenziosa e attenta, si è lasciata trasportare dal monologo vivace e profondo del “raccontastorie pop”.

Un viaggio nell’universo complesso delle emozioni che Massini ha percorso estraendo da una scatola, unico elemento scenografico presente sul palco, lettere pescate casualmente. E attraverso di esse, casualmente, in ogni replica lo spettacolo acquista un iter e un significato diverso.

Dal latino ex movere, letteralmente “muovere fuori”, le emozioni ci costringono a fare i conti con la verità delle cose e con noi stessi, “fuori dalla grande commedia, dalla farsa, fuori dal ruolo, dalla parte”.

Se ogni lettera è un’emozione, la M ci porta negli Stati Uniti alla scoperta della storia di Nellie Blay, prima giornalista d’inchiesta che, sotto copertura, raccontò quello che accadeva nel reparto femminile del Mental Health Hospital di Blackwell’s Islands, in cui venivano rinchiuse “donne lunatiche”, affrontando per la prima volta il tema delle malattie psichiche e denunciando le violenze perpetrate sulle pazienti. Nellie Blay impersonifica chi non vuole “vivere con moderazione, con la museruola, con misura”. La M ritorna nel racconto e nel viaggio nell’alfabeto delle emozioni: “siamo ancora capaci di emozionarci o tutto quello che proviamo, lo proviamo fino ad un certo punto, con moderazione”?

Le estrazioni delle lettere e gli excursus sulle emozioni si susseguono veloci: la F di felicità, con i riferimenti a Virginia Woolf e Kafka, e la celebre esortazione di Kurt Vonnegut ai giovani: “Quando siete felici, fateci caso”, la N di nostalgia, come quella di Goethe per casa sua quando è impegnato nella campagna di Francia; la T di tristezza che ci riporta all’arte di Annibale Carracci, il pittore che non riusciva a non fermare su tela la realtà così come la vedeva, senza farle sconti, perché “la tristezza altro non è che la verità”. E poi la L di logica e lume e la S di stupore, quando tocchi qualcosa e scopri improvvisamente un pezzo di te fino a quel momento sconosciuto, come Luis Armstrong che bambino scoprì il suo grande amore per la tromba, non appena gli fu messa in mano perché stesse un po’ calmo nell’orfanotrofio dov’era ospitato.

Infine, inevitabilmente, è la volta della E, che ci riporta nella Russia degli anni Sessanta quando Valentina Tereškova, conosciuta da tutti come la prima donna ad andare nello spazio, scelse di confessare che in quell’impresa fu meno coraggiosa di quello che tutti credevano.

Chiamando per nome ciò che ci muove da dentro, Massini ci ricorda che “siamo ciò che proviamo” e che si rischia di “perdere sé stessi a furia di inibire le emozioni”.

Il lungo applauso del pubblico chiude una performance che ha saputo instaurare una certa intimità con il pubblico esortato a riflettere sulla spontaneità del proprio “sentire”.

L’edizione 2023 di Lamezia Summertime colleziona così un altro successo, concludendo con soddisfazione la rassegna di Teotroltre: il Teatro Ritrovato, a pochi giorni dall’ultima proiezione della fortuna sezione di Cinema e Cinema dedicata alle pellicole italiane d’autore, che ha registrato una presenza di pubblico oltre ogni aspettativa.

Gli appuntamenti di Lamezia Summertime riprenderanno il 15, 16 e 17 settembre con TeatrOltre: Festival Internazionale di Teatro in Strada sul Corso Numistrano. Tra gli artisti in cartellone: la compagnia italo francese di teatro circo e clown Omphaloz, la Compagnia Creme&Brulè con lo spettacolo “Danza, Fuoco e Romanticherie”, Ottopiù Street Band, Compagnia Teatrop, Teatro della Maruca, Tonia Mingrone e la Compagnia Opera Fiammae con uno spettacolo scenografico dal titolo “Orakel”.

La rassegna 2023 si concluderà poi il 29 e 30 settembre con la nona edizione del Lamezia Wine Fest nel cortile-giardino di Palazzo Nicotera-Severisio.

Lamezia Summertime è realizzato dal Comune di Lamezia Terme con la collaborazione di Arci Lamezia Terme/Vibo Valentia in qualità di partner di progetto e il supporto della Cooperativa sociale teatrop e della Cooperativa sociale Inrete, nell’ambito dell’avviso regionale “Eventi di promozione culturale anno 2022” finanziato dalla Regione Calabria con risorse PAC 2014.2020 Asse VI – Azione 6.8.3 – Ambito 1.6.

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